Introduzione
L’integrazione del workflow digitale in implantoprotesi ha rivoluzionato la pianificazione e l’esecuzione dei trattamenti, offrendo maggiore precisione e prevedibilità terapeutica. Tuttavia, uno dei limiti principali dei protocolli digitali restava la mancanza di una funzionalità che permettesse di considerare i movimenti individuali delle articolazioni temporo-mandibolari (condilo-gnatologici) all’interno del processo CAD/CAM. In particolare, la fase diagnostica basata sul wax-up è tradizionalmente affidata all’esperienza del tecnico, senza una verifica funzionale pre-chirurgica. Questo case report descrive per la prima volta un protocollo completamente digitale che integra l’axiografia e un articolatore virtuale personalizzato, per guidare chirurgia implantare a carico immediato in arcata completa portal.issn.org+5The Open Dentistry Journal+5The Open Dentistry Journal+5The Open Dentistry Journal.
Caso clinico
Una paziente donna di 55 anni, non fumatrice e senza patologie sistemiche o sintomi mio-articolari, si è presentata con un ponte fisso metal-ceramico arcata superiore (denti 17–25), gravemente compromesso. A seguito della diagnosi, sono stati estratti i denti residui compromessi (inclusi 16 e 14 precedentemente rimossi per infezione) e pianificata una riabilitazione implantoprotesica totale. L’obiettivo era combinare chirurgia guidata e carico immediato su impianti in modo completamente digitale The Open Dentistry Journal+1The Open Dentistry Journal+1.
Metodologia
Raccolta dati digitali iniziali
Scansione intraorale con Carestream 3600.
Scansioni facciali con e senza stent (laser DOF SNAP), utili per sovrapporre trattamenti estetici e funzionali.
Registrazione interazioni funzionali
Axiografia condilare e registrazioni cicli masticatori digitali con dispositivo Prosystom P.Art, elaborati via software ExoCad Jaw Motion, per generare un articolatore virtuale personalizzato The Open Dentistry Journal+1The Open Dentistry Journal+1.
Pianificazione implantare guidata
Inserimento virtuale di sette impianti (siti 12‑22, 23, 14‑24, 16‑26) tramite software Implant Geass; produzione della dima chirurgica su stampante Voco SolFlex350 Scimago+3The Open Dentistry Journal+3The Open Dentistry Journal+3.
Fabricazione provvisori
Telaio in disco in fibra di vetro (Trilor Bioloren), sezione anatomica in resina acrilica (Structure CAD); design provvisorio CAD basato sul progetto funzionale.
Intervento clinico
Estrazione dei restanti denti, inserimento della dima e posizionamento di sette impianti Volution i‑RES (torque di inserimento 35 N·cm).
Montaggio immediato dei provvisori, cementati su monconi con tecnica a passività controllata per garantire equilibrio occlusale senza tensioni The Open Dentistry Journal+1The Open Dentistry Journal+1.
Follow‑up post-operatorio
Controlli a 15 giorni, 1 mese, 3 mesi e 6 mesi, con verifica dell’assenza di dolore, gonfiore o complicanze. La paziente ha espresso piena soddisfazione sia funzionale che estetica Scimago+5The Open Dentistry Journal+5The Open Dentistry Journal+5.
Risultati
La chirurgia guidata ha garantito un posizionamento preciso e atraumatico degli impianti.
L’integrazione dell’axiografia e dell’articolatore virtuale ha permesso una “funzionalizzazione” del wax-up prima dell’inserimento nel flusso digitale, riducendo al minimo la necessità di adattamenti manuali post-intervento.
Il provvisorio tridimensionale si è rivelato stabile e passivo sin da subito.
Nessuna complicanza clinica è stata osservata nei sei mesi successivi; la paziente ha riferito un’ottima estetica e comfort funzionale.
Discussione
L’uso della chirurgia guidata supportata da dati CAD/CAM e scan facciali ha già dimostrato benefici in letteratura come precisione e riduzione dei margini di errore rispetto alla chirurgia free-hand. Tuttavia, la novità di questo protocollo risiede nella capacità di includere l’assegnazione individuale dei movimenti mandibolari rilevati da axiografo nel progetto protesico–chirurgico. Questo approccio migliora l’affidabilità funzionale del wax-up e facilita l’integrazione anatomica, estetica e funzionale del provvisorio nell’iter chirurgico.
La compatibilità del software con file CBCT, scansioni intraorali, scansioni facciali, wax-up e, prospetticamente, con esami elettromiografici, permette al clinico di lavorare su un “paziente virtuale” con una visione completa dei parametri estetico‑funzionali, riducendo imprecisioni e interventi aggiuntivi.
Conclusioni
Il presente case report dimostra che la combinazione tra registrazione digitale dei movimenti articolari, design CAD/CAM dell’articolatore individuale e workflow completamente digitale consente:
Una chirurgia implantare predicibile e meno traumatica.
La possibilità di “validare” funzionalmente il wax-up in fase pre-chirurgica.
Un carico immediato controllato, con risultati estetici e funzionali soddisfacenti entro sei mesi.
Questo protocollo rappresenta un significativo passo avanti nell’odontoiatria digitale: l’articolatore virtuale personalizzato consente di anticipare e prevenire disallineamenti funzionali post-operatori, offrendo restauri più precisi e stabili sin dall’inizio.
Ulteriori studi multicentrici e longitudinali sono tuttavia necessari per confermare la generalizzabilità dei risultati su diverse casistiche cliniche e per valutare la stabilità nel lungo termine.
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Zingari F. et al., “Use of Digital Articulator in Implant Supported Prosthetics. A Case Report”, The Open Dentistry Journal, 2022;16:e187421062208020
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