Background
Rispondere alla richiesta di un restauro fisso permanente in tempi estremamente ridotti è una sfida frequente nei moderni laboratori odontotecnici. Il caso affrontato descrive la realizzazione, in soli quattro giorni lavorativi, di una protesi acrilica ibrida avvitata su sei impianti nel mascellare superiore, sfruttando archi prefresati in Trilor® – tecnopolimero rinforzato con fibre di vetro ad elevato assorbimento degli shock masticatori, capace di legarsi in maniera covalente ai rivestimenti in composito o acrilico.
Materiali e metodi
Il lunedì sono stati eseguiti: impronta a livello di fixture, colata del modello master su base magnetica e posizionamento di sei cilindri temporanei in titanio. L’arco Trilor da 5,5 mm è stato adattato come verifica passiva e, dopo sabbiatura e primerizzazione, fissato ai cilindri mediante resina fotopolimerizzabile. Martedì il jig è stato provato in bocca, verificando radiograficamente la precisione dell’accoppiamento; contestualmente sono stati registrati i parametri occlusali. Nel pomeriggio il caso è stato articolato, montate in cera le denture Phonares II e preparata la mascherina in silicone per la fase di iniezione. Mercoledì si è proceduto alla prova estetico‑funzionale; dopo l’approvazione di paziente e clinico, l’arco Trilor è stato fresato e rifinito per garantire 2,5 mm di spessore acrilico uniforme. Giovedì la protesi è stata processata in Ivobase, sabbiata leggermente e rifinita. Venerdì mattina il manufatto definitivo è stato consegnato.
Risultati
Il workflow interno ha ridotto tempi e costi rispetto a una barra fresata in titanio esterna, senza compromettere resistenza o precisione passiva. Il paziente ha riferito notevole leggerezza e comfort, mentre il laboratorio ha beneficiato del controllo totale delle fasi e dell’assenza di trattamenti opacizzanti grazie al colore dentina del Trilor.
Conclusioni
L’impiego di archi preformati in Trilor® permette la realizzazione rapida di restauri ibridi di qualità, con significativi vantaggi in termini di tempo, gestione economica e performance biomeccanica, confermandosi un’alternativa valida alle tradizionali barre metalliche fresate.