Introduzione
La riabilitazione dell’arcata superiore ed inferiore in pazienti con perdita dentale massiva o deterioramento parodontale grave rappresenta una sfida complessa sia sotto il profilo funzionale che estetico. L’utilizzo di impianti dentali è ormai la scelta terapeutica più adottata, soprattutto con il trattamento a carico immediato, che riduce il tempo di attesa per la protesizzazione definitiva. Tuttavia, il successo a lungo termine di tale trattamento dipende dalla precisione con cui vengono eseguiti il posizionamento degli impianti e la progettazione protesica, che devono essere estremamente personalizzati per rispecchiare l’anatomia naturale del paziente. In questo caso clinico, presentato dai Prof. Barone e Dr. Alfonsi, vengono descritti i dettagli della riabilitazione full-arch di un paziente di 50 anni affetto da malattia parodontale grave e da mobilità dentale diffusa, utilizzando impianti Prama RF e un approccio biomimetico.
Materiali e Metodi
Il paziente, un uomo di 50 anni, si è presentato per una riabilitazione orale totale, con il desiderio di migliorare sia la funzione che l’estetica. Le arcate superiori mostravano una condizione parodontale avanzata, con profonde tasche parodontali, mobilità dentale grave, sanguinamento al sondaggio e riacutizzazioni frequenti di ascessi. L’obiettivo della riabilitazione era raggiungere un’alta biomimesi, ricreando forme protesiche che armonizzassero con l’estetica naturale del paziente.
L’approccio biomimetico ha richiesto l’utilizzo di impianti che permettessero di disegnare i profili di emergenza in base alla specifica zona estetica, utilizzando il Sistema Prama RF che offre una versatilità unica nella progettazione di restauri implantari altamente personalizzati.
I passi della riabilitazione hanno incluso:
Posizionamento degli impianti: Inserimento degli impianti Prama nelle zone laterale, posteriore e anteriore, con abutments di guarigione Prama IN, che abbracciano il collo dell’impianto per 0,5 mm.
Protesi provvisoria: Realizzazione di una protesi provvisoria rinforzata con il sistema Trilor Arch® in fibra di vetro per garantire stabilità durante il periodo di guarigione. La protesi è stata progettata in accordo con il wax-up digitale, che ha permesso di riprodurre perfettamente la morfologia e la funzione occlusale del paziente.
Protesizzazione definitiva: Dopo il periodo di guarigione, è stata presa l’impronta finale con trasferimenti Pull-up, e la protesi definitiva è stata creata in zirconio-ceramica per garantire resistenza e naturalezza estetica.
Risultati
Il trattamento ha ottenuto risultati positivi in termini di funzionalità e estetica. Dopo l’inserimento degli impianti, il follow-up radiografico e clinico ha mostrato una perfetta integrazione ossea, con impianti stabilizzati senza segni di mobilità o infezione. Il paziente ha espresso grande soddisfazione per la qualità estetica della protesi, che rispecchiava perfettamente i contorni naturali dei tessuti gengivali e dei denti.
Il sistema Prama IN ha permesso una progettazione del profilo di emergenza altamente personalizzato, ottimizzando l’adattamento della corona e il rispetto della ferula intorno all’impianto. La personalizzazione degli abutments è stata fondamentale per garantire un adattamento preciso e un risultato finale esteticamente soddisfacente.
Discussione
L’utilizzo degli impianti Prama RF ha dimostrato una notevole versatilità nel trattamento di casi complessi, consentendo una progettazione individualizzata grazie alla possibilità di regolare i profili di emergenza e di adattare la protesi in base alle necessità estetiche specifiche di ogni paziente. Questo approccio è stato fondamentale per ottenere un risultato che si integra perfettamente con i tessuti molli circostanti, garantendo una stabilità ottimale.
Il sistema Trilor Arch®, utilizzato nella protesi provvisoria, ha fornito il supporto necessario durante la fase di guarigione e ha mostrato una buona resistenza meccanica, con un comportamento simile alla dentina, che ne ha garantito la funzionalità nel tempo. La combinazione di un sistema implantare versatile come il Prama RF e l’uso di materiali leggeri e resistenti come il Trilor Arch® rappresenta una soluzione ideale per riabilitazioni estese su impianti.
Implicazioni Cliniche
Il caso descritto dimostra l’efficacia di una riabilitazione full-arch con impianti Prama RF, che consente una personalizzazione avanzata dei restauri per garantire risultati esteticamente soddisfacenti e funzionalmente stabili. La combinazione di impianti altamente personalizzabili e la possibilità di progettare profili di emergenza individuali è fondamentale per affrontare casi clinici complessi come quello presentato.
I risultati di questo caso suggeriscono che, per ottenere riabilitazioni implantari ottimali, è cruciale il flusso digitale integrato e l’utilizzo di materiali innovativi come il sistema Trilor per rinforzare la stabilità protesica. L’approccio biomimetico, che si focalizza sulla personalizzazione in base all’anatomia del paziente, continua a evolversi, offrendo soluzioni sempre più precise e soddisfacenti.
Conclusioni
L’utilizzo degli impianti Prama RF permette una personalizzazione completa della riabilitazione implantare, rispondendo perfettamente alle esigenze estetiche e funzionali dei pazienti.
La progettazione dei profili di emergenza tramite Prama IN e l’utilizzo del sistema Trilor Arch® per la protesi provvisoria sono cruciali per garantire un adattamento perfetto e una buona stabilità.
I risultati ottenuti nel caso clinico dimostrano l’efficacia del sistema Prama nella gestione di riabilitazioni full-arch complesse, con una buona integrazione ossea e un’estetica ottimale.
Ulteriori studi e casi clinici sono necessari per confermare l’affidabilità a lungo termine di questi sistemi in scenari ancora più complessi.