Titolo:
Protesi Ibrida su Substruttura in Tecnopolimero Rinforzato con Fibre di Vetro (FRC): Approccio Clinico e Valutazione dei Materiali

Introduzione:
La riabilitazione implantoprotesica totale del mascellare con protesi avvitata rappresenta una soluzione efficace e sempre più diffusa per il trattamento dell’edentulia avanzata. Negli ultimi anni, l’introduzione di materiali innovativi, come i tecnopolimeri rinforzati con fibre di vetro (FRC), ha ampliato le possibilità cliniche e tecniche nel campo delle protesi ibride. In questo articolo, gli autori presentano il trattamento di un caso clinico complesso mediante una protesi ibrida supportata da cinque impianti (all-on-five), fissata a una sottostruttura realizzata in Trilor Bioloren, un tecnopolimero rinforzato con fibre di vetro, attraverso un workflow completamente digitale e CAD/CAM.

Obiettivi:

  1. Descrivere il protocollo clinico e tecnico adottato per la realizzazione di una protesi ibrida mascellare su cinque impianti.

  2. Valutare le caratteristiche biomeccaniche, estetiche e biologiche del Trilor Bioloren come materiale da sottostruttura.

  3. Analizzare i vantaggi operativi del workflow digitale integrato nella fabbricazione protesica.

Materiali e Metodi:
La sottostruttura protesica è stata realizzata in Trilor Bioloren, un composito costituito da una matrice di resina epossidica rinforzata con fibre di vetro bidirezionali. Il materiale è stato selezionato per le sue proprietà meccaniche favorevoli, tra cui:

  • resistenza a trazione di 380 MPa

  • resistenza a flessione di 540 MPa

  • modulo elastico di 26 GPa

  • resistenza alla compressione di 530 MPa

  • resistenza alla fatica fino a 1200 cicli

  • densità di 1,8 g/cm³

La biocompatibilità è stata testata secondo le normative ISO 10993, con risultati negativi per genotossicità, citotossicità, irritazione cutanea e tossicità sistemica.

Il flusso operativo ha incluso:

  • posizionamento di 5 impianti non paralleli nel mascellare superiore

  • realizzazione di impronta, ceratura e mock-up digitale

  • fresaggio CAD/CAM della sottostruttura con inLab MC X5 (Dentsply Sirona)

  • applicazione stratificata di composito estetico Ceram.x

  • verifica clinica e funzionale della protesi definitiva

Risultati:
La protesi definitiva si è dimostrata estremamente leggera, stabile e ben integrata sia dal punto di vista meccanico che estetico. La stratificazione con Ceram.x ha conferito alla protesi un’elevata traslucenza e naturalezza. Il paziente ha riportato immediato miglioramento in comfort, estetica e fonazione. Dal punto di vista tecnico, il Trilor Bioloren ha garantito un’ottima lavorabilità con fresatura di precisione, stabilità dimensionale e adesione efficiente agli strati estetici, grazie alla presenza della fibra vetrosa nella matrice epossidica. Le SEM (scansioni elettroniche) hanno mostrato un’interfaccia compatta tra le fibre e la matrice, senza porosità o difetti visibili.

Discussione:
Le protesi ibride supportate da impianti differiscono dai ponti implantari tradizionali per la presenza di una sottostruttura avvitata e per la maggiore prevedibilità estetica. I materiali disponibili per la sottostruttura includono metallo, zirconia e tecnopolimeri rinforzati. Il Trilor Bioloren offre un’alternativa vantaggiosa rispetto alle tradizionali leghe metalliche, grazie a:

  • assenza di metallo e rischio ridotto di reazioni allergiche

  • peso inferiore

  • modulo elastico simile all’osso, che consente una distribuzione fisiologica delle forze

  • ottima adesione ai materiali estetici stratificati

I FRC presentano un comportamento anisotropo e sono influenzati da molteplici fattori: densità della fibra, adesione alla matrice, disposizione delle fibre, spessore della stratificazione estetica e qualità del processo produttivo. Il design protesico svolge un ruolo cruciale nella durata della protesi, specialmente per quanto riguarda l’area e la forma delle preparazioni sugli abutment (7–12 mm², riduzione minima 0,8 mm).

Implicazioni Cliniche:
L’integrazione del Trilor Bioloren nei flussi digitali consente una semplificazione operativa e una maggiore efficienza nella produzione di protesi definitive. L’elevata biocompatibilità e la resistenza meccanica rendono questo materiale particolarmente indicato per pazienti con edentulia avanzata e in casi in cui si voglia evitare l’uso di metalli. Il workflow descritto dimostra come le tecnologie CAD/CAM, unite a materiali compositi innovativi, possano offrire soluzioni estetiche, leggere e resistenti, senza compromettere la funzionalità.

Conclusioni:
Il caso clinico descritto dimostra che il Trilor Bioloren rappresenta una valida e promettente alternativa per la realizzazione di sottostrutture in protesi ibride implantari. Le sue proprietà meccaniche, estetiche e biologiche soddisfano i requisiti clinici di funzionalità, durabilità e comfort. L’integrazione con i sistemi digitali consente inoltre una semplificazione del flusso di lavoro, una riduzione dei costi e tempi di consegna più rapidi.

Link all’articolo originale (SD – Spectrum Dialogue, Vol. 20, N.3 – Aprile 2021):
www.spectrumdialogue.com