L’evoluzione dei materiali dentali ha visto negli ultimi anni una forte spinta verso l’impiego di soluzioni metal-free, particolarmente indicate per la realizzazione di strutture protesiche estetiche, biocompatibili e resistenti. In tale contesto, i materiali compositi rinforzati con fibre (FRC – Fiber-Reinforced Composites) si sono imposti come una valida alternativa alle leghe metalliche tradizionali, soprattutto grazie alle loro proprietà meccaniche avanzate, alla compatibilità biologica e alla capacità di replicare le caratteristiche fisiche dei tessuti dentali naturali. Due tra i materiali più innovativi in questo ambito sono TriLor (Bioloren, Italia) e Trinia™ (Bicon, USA), entrambi disponibili in forma di dischi CAD/CAM e utilizzati per strutture protesiche definitive.

Il presente studio, pubblicato su Materials (2021), ha avuto come obiettivo l’analisi comparativa del comportamento di TriLor e Trinia™ in condizioni simulate di ambiente orale alterato, come quello dei pazienti affetti da malattia da reflusso gastroesofageo (GERD). La GERD, infatti, è un disturbo estremamente comune nella popolazione adulta e può determinare un abbassamento significativo del pH salivare, contribuendo così a processi erosivi e degradativi sui materiali dentali esposti.

Metodologia

I campioni sono stati realizzati tramite fresatura CAD/CAM in forma di dischi di 15 mm di diametro e 5 mm di spessore. Entrambi i materiali sono costituiti da una matrice polimerica (resina epossidica) rinforzata con fibre di vetro disposte in modo multidirezionale. Le analisi iniziali sono state condotte tramite microscopia elettronica a scansione (SEM) per valutare morfologia e composizione chimica (mediante spettroscopia a dispersione di energia – EDS).

I test di immersione sono stati effettuati in saliva artificiale Carter Brugirard a tre differenti condizioni di pH: 7.6 (neutro-basico), 5.7 (debolmente acido), e pH variabile (cicli da 5.7 a 3). La durata totale del test è stata di 21 giorni a 37 °C, con pesature effettuate a intervalli regolari (giorni 3, 7, 14 e 21), utilizzando una bilancia di precisione (accuratezza 0.01 mg). L’obiettivo era rilevare eventuali variazioni di massa (Δm) e successivi cambiamenti morfologici di superficie post-immersione.

Risultati

I dati ottenuti hanno mostrato che entrambe le tipologie di compositi FRC mantengono una stabilità molto elevata in tutte le condizioni di pH testate. Le variazioni di massa registrate sono risultate minime e sovrapponibili: si è osservata una perdita iniziale di massa nei primi giorni (fino a −1.11 mg), seguita da un recupero graduale fino a raggiungere un incremento massimo di 1.82 mg al ventunesimo giorno. Questo comportamento è stato attribuito a due fenomeni opposti: la rimozione di detriti superficiali dovuti alla fresatura iniziale, e successivamente l’assorbimento di liquidi e sali nella matrice polimerica.

Le analisi SEM condotte a 3 e 21 giorni non hanno evidenziato differenze significative nella morfologia superficiale, né alterazioni strutturali evidenti, suggerendo che né l’ambiente acido né quello neutro compromettono l’integrità del materiale nel breve periodo.

Considerazioni sui materiali

Un dato di rilievo emerso dallo studio è la differente densità di fibre nei due materiali: TriLor contiene circa il 75% di fibre di vetro sul volume totale, contro il 55% di Trinia™. Questa differenza può contribuire a una maggiore resistenza meccanica di TriLor, soprattutto in condizioni di stress flessionale e torsionale, rendendolo particolarmente adatto a strutture su impianti (full-arch, ponti complessi, etc.). Inoltre, la sua flessibilità e il modulo elastico simile a quello dell’osso e della dentina lo rendono ideale per la gestione delle forze occlusali nei pazienti con compromissioni parafunzionali o implantari.

Le caratteristiche osservate confermano la capacità di entrambi i materiali di sopportare variazioni ambientali importanti, ma evidenziano il vantaggio strategico di TriLor in termini di performance meccanica e resilienza strutturale, in linea con l’obiettivo clinico di ottenere restauri longevi, sicuri e confortevoli per il paziente.

Implicazioni cliniche

Il quadro clinico dei pazienti con GERD rappresenta una sfida per i materiali protesici, a causa della presenza cronica di acidi nella cavità orale. I risultati di questo studio suggeriscono che sia TriLor che Trinia™ possono essere impiegati con sicurezza anche in questi contesti, riducendo il rischio di degrado precoce, alterazioni dimensionali e cedimenti strutturali.

Va sottolineato, tuttavia, che si tratta di uno studio in vitro e che, sebbene estremamente utile per una prima valutazione delle prestazioni dei materiali, non può sostituire l’evidenza di studi clinici longitudinali. Rimane fondamentale promuovere la ricerca clinica su larga scala per convalidare ulteriormente queste conclusioni.

Conclusione

Alla luce dei dati sperimentali, TriLor di Bioloren si conferma un materiale CAD/CAM ad alte prestazioni, particolarmente indicato per restauri implantari e protesici in pazienti con problematiche acide o condizioni particolari come la GERD. La sua combinazione di elevata resistenza, stabilità al pH, leggerezza e biocompatibilità lo rendono un’alternativa promettente e sicura ai tradizionali framework metallici.


📄 Scarica l’articolo scientifico completo (open access):
Bechir F. et al. “Evaluation of the Behavior of Two CAD/CAM Fiber-Reinforced Composite Dental Materials by Immersion Tests”. Materials 2021, 14(23), 7185
🔗 https://www.mdpi.com/1996-1944/14/23/7185/pdf